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L’attesa della vendemmia: emozioni e silenzi tra i filari d’Abruzzo

  • Immagine del redattore: Anastasia Centofanti
    Anastasia Centofanti
  • 25 lug
  • Tempo di lettura: 1 min

Qualche settimana ancora…


Manca poco.

In vigna si sente: la vendemmia si avvicina.

I grappoli sono quasi pronti, l’aria è diversa, il silenzio ha un suono che conosciamo.

Ogni giorno andiamo a guardarli.

Li tocchiamo con gli occhi prima ancora che con le mani.

Li assaggiamo. Aspettiamo.

Non è ancora il momento. Ma quasi.


Le uve di Palazzo Centofanti
Le uve di Palazzo Centofanti

E l’attesa diventa un’emozione.

Un misto di trepidazione, gratitudine, rispetto.

Perché ogni vendemmia è unica.

È la fine di un ciclo e l’inizio di un nuovo sogno.

Abbiamo fatto tanto: la potatura, il diradamento, i trattamenti naturali, il lavoro sotto il sole, il tempo dedicato a ogni pianta.

E ora non resta che fidarci.



Tra qualche settimana, tutto comincerà.

E sarà, come ogni anno, una nuova emozione da vivere insieme.


La famiglia Centofanti

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