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Vendemmia 2023: Palazzo Centofanti racconta un’annata da dimenticare

  • Immagine del redattore: Anastasia Centofanti
    Anastasia Centofanti
  • 11 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

Ci sono annate che lasciano un segno indelebile nella memoria, e la vendemmia 2023 sarà impossibile da dimenticare.

Per noi di Palazzo Centofanti, come per tante altre realtà vitivinicole italiane, quella stagione è stata una prova durissima. Una peronospora feroce e incessante, alimentata da una primavera umida e imprevedibile, ha messo in ginocchio i nostri vigneti e ha minacciato di spazzare via mesi di lavoro e speranza.


Una perdita senza precedenti, un colpo al cuore

La nostra scelta di coltivare secondo i rigidi principi dell’agricoltura biologica è un impegno profondo, non solo una moda o una tendenza. Questo significa rinunciare a prodotti chimici e affidarsi a soluzioni naturali, più delicate. Ma in un’annata come il 2023, questa scelta ci ha reso particolarmente vulnerabili: in alcune aree abbiamo perso fino al 90% del raccolto.

È stato un duro colpo, non solo per il bilancio, ma soprattutto per l’anima.

Ogni grappolo perduto racconta di giornate sotto il sole, di cura minuziosa e di attese piene di sogni infranti troppo in fretta.


Peronospora: il nemico invisibile che può distruggere la vita di un vigneto

La peronospora della vite (Plasmopara viticola) è un fungo spietato, temuto da ogni vignaiolo. Si sviluppa in condizioni di umidità e temperature miti, proprio come quelle che la primavera 2023 ci ha regalato in abbondanza. Questo patogeno attacca foglie, grappoli e germogli, compromettendo la fotosintesi e portando alla caduta anticipata delle foglie e al marciume dei grappoli, spesso irreversibile.

Per chi, come noi, pratica agricoltura biologica, le armi sono più limitate. Si fa affidamento su trattamenti naturali a base di rame e zolfo, e su una gestione agronomica attenta, ma quando la natura si rivolta contro, il rischio di perdere intere porzioni di raccolto diventa altissimo.


La scelta di rimanere fedeli alla nostra filosofia

Nonostante il dolore e la fatica, non abbiamo mai pensato di abbandonare la strada del biologico.

Nel 2023 le nostre viti hanno sofferto, e con loro anche noi. Ma abbiamo imparato a camminare al passo lento della natura, accettando che ogni annata porta con sé una lezione, anche quando il prezzo è alto.

Perché per Palazzo Centofanti il biologico non è un semplice marchio, ma il modo più autentico di prendersi cura del futuro.



Uno sguardo al 2024 e alla speranza che si fa strada

Il 2024 ci ha regalato un po’ di sollievo: la produzione ha subito un calo più contenuto, intorno al 30%, segno che i vigneti, e noi con loro, stavamo lentamente tornando a respirare.

Abbiamo osservato, curato e aspettato con pazienza, senza forzare.


Vendemmia 2025: il futuro è davanti a noi

Mancano meno di due mesi alla vendemmia 2025, e i segnali sembrano incoraggianti. Il clima sembra concederci una tregua, e i vigneti ci parlano con una voce nuova, carica di speranza.

La voglia di ricominciare è forte, il cuore è pieno di passione. Perché ogni vendemmia, ogni stagione, bella o difficile, è una pagina della nostra storia, scritta con l’amore di chi fa vino con tutta l’anima.

Noi di Palazzo Centofanti ci siamo, pronti a scrivere un nuovo capitolo.

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